Allora.. premetto che non è la prima storia singolare che emerge da simpatiche chiacchierate tra me e nicola, ma questa è un’altra storia 😀
La riporto fresca fresca, a caldo.. 😀
Nicola mi fa.. “ma di cosa è fatto il marmo?”
La mia prima risposta, immediata, se vogliamo spontanea, è stato: “di carrara…”
Nicola ha asserito, non convinto, che fosse fatto di calcare, usando il viacal® come singolare reagente per l’esperimento..
Poi ho creduto che Nicola meritasse una spiegazione più esaustiva e così ho cominciato con la storia del marmo..
Quando abbiamo fatto i lavori a casa un operaio si fece male e necessitava di immediate cure mediche data la gravità della situazione.. ricorremmo allora al mercurio cromo® per farlo smettere di sighiozzare 😐 La cosa che accade da qui in avanti ha davvero dell’incredibile, il caso volle infatti che poche gocce della sostanza rosso cromo sfugissero al controllo del bravo infermiere di turno e precipitassero dritto su un marmetto per poi sparirvi all’interno. Quel giorno imparammo che il marmo assorbe velocemente.
Ma il giorno dopo imparammo molto di più.
Il rimedio della nonna di turno che ci proposero fu di usare una chiazzettina di Cif® proprio in corrisondenza del mercurio cromo® “dentro” al marmo.. Increduli il mattino seguente assistemmo al miracolo.. eliminata la chiazzolina, il globetto di sostanza rossa non c’era più nel marmo.
E’ stato allora che, fiero, come il papà che racconta i segreti del mondo al figlioletto in attesa di apprendere, ho freddato nicola:
“.. quindi è per questo che possiamo dire che il marmo è fatto di Cif®..”
Cif, Viacal e mercurio cromo sono marchi registrati dai propri rispettivi proprietari e Nicola e Luca non sono in alcun modo legati ad essi nè l’intento di questo documento è di provare l’effettivo legame tra il Cif ed il marmo utilizzato da Michelangelo nelle sue opere. Risulta però una causa attualmente in corso dalla Cif per i diritti legati all’utilizzo del suo prodotto nella realizzazione delle suddette opere. Il blog declina ogni responsabilità per danni a persone o cose causati dalle informazioni contenute nell’articolo
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