to blog or not to blog

da

in

Essenzialmente un post per sottolineare ke il blog è rock e ki vi sta scrivendo è lento.. x dirla alla Celentano..
Già  qualche volta ci sono passato a volo di uccello (senza spruzzatina simpatica..) ma è mai possibile ke se sul blog uno scrive quante volte in un giorno è andato di corpo allora il blog “è di scarsa qualità “? E’ per questo ke ho concluso ke sia evidente ke mettere sotto la lente interiorità  su bit fosse + lento di mettere su un bel rock di amenità .. E’ tristissima sta cosa.. effettivamente è sempre così.. nn poteva il blog essere tanto specchio della realtà .. a vent’anni già  mi mancano un cuofn puzz di cose.. e ho sempre lo zaino pieno in ogni caso, ke merda.. in questo momento ho una voglia matta di bestemmiare.. ke cacchio.. poi penso ke Fra potrebbe leggere e quindi mi trattengo.. nn voglio battere primati ke nn mi competono 😀 Boh. nn lo so.. sarà  un altro periodo da ciclo.. di quelli ke passano, insomma.. ma fatto sta ke sempre qualcosa ke va storto si riesce a trovare.. ke pignoli ke siamo.. sempre con l’insoddisfazione dietro l’angolo ed il moccolo dei bisogni ke ci penzola dalla narice dell’anima.. ma tanto è già  stato scritto, tanto ce ne sarebbe e tanto nn ce ne sarà  xkè mi scoccio…
Xkè nn ci si ferma mai a riflettere? Xkè nn ci diamo mai il tempo ke meritiamo? Xkè parlare oggi – nel mondo della terza generazione delle reti della comunicazione mobile – è così complicato? Quattro anni fa ci ho scritto un saggio sull’alienazione ke all’epoca vidi come una rivelazione, una sorta di viale alberato della conoscenza ke mi portasse all’essenza ultima.. Oggi sto scoprendo pian piano di superare periodicamente gli stessi sassi.. ke sia un percorso circolare sto cazzo di viale alberato? E le panchine dove sono? Se uno si ferma ke fa? perde il treno? Oppure chiusa una porta si apre un portone?
Ma xkè farci tanto male? In fondo basta scrivere ke oggi mi si è spezzata un’unghia o ke la Patti mi ha rotto la matita piuttosto ke scrivere altro.. ke rincoglionirsi di parole e peregrinazioni ipocondriache sullo stato di essere..
Oggi come sempre mi sento quella fottutissima goccia nel mare.. quanto vorrei essere una densa gocciolina di sangue ke nel cadere e disegnare cerchi concentrici diventasse un timido pois rosa..
al mio diario…


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *